\paperw9000 \margr0\margl0 \plain \fs20 \sl240 \f1 \fs24 DallÆinizio dellÆera cristiana i Lapponi, primi abitanti del territorio, furono lentamente sospinti verso nord dalle migr
azioni di popolazioni finniche che occuparono stabilmente la regione compresa tra il Golfo di Botnia e il Mar Bianco, disponendosi prevalentemente nelle zone orientale e meridionale; tra queste, i Kvani (\i Kainulaiset\i0 ) sulla riva del Golfo di Botnia
, i Tavasti (\i HΣmΣlΣiset\i0 ) attorno ai laghi interni, i Suomi (\i Varsinais Suomalaiset\i0 ) a sud-ovest, i Careli (\i Karjalaiset\i0 ) attorno ai laghi Onega e Ladoga. Le trib∙, collettivamente chiamate \i Suomi\i0 , si organizzarono in unÆampia ret
e di fattorie, senza dar luogo a centralizzazione politica e restando esposte alle iniziative politico-militari di Svedesi e Russi che a lungo furono determinanti per i destini del territorio. Giα presenti allÆincirca dal 6░ secolo colonie di commerciant
i svedesi installatisi attraverso lÆarcipelago di ┼land nella zona meridionale, lÆinizio del predominio svedese si ebbe con Erik IX il Santo, re di Svezia, attorno al 1157, ed ebbe un carattere di crociata che venne rafforzato dalla Chiesa nel 13░ secolo
, allo scopo di contrastare i Russi di Novgorod, che stavano operando la conversione della Carelia al cristianesimo ortodosso.\par
Ma la conquista politica del territorio avvenne successivamente: nel 1293 gli Svedesi si spinsero a costruire un avamposto
fortificato a Viborg (finnico \i Viipuri\i0 ), che i Russi consideravano proprio territorio; la rivalitα che ne deriv≥ si concluse con la pace di PΣhkinΣlinna (sved. \i N÷teborg\i0 , oggi PetrokrepostÆ, in Russia), nel 1323, che stabiliva il confine ori
entale della Finlandia dallÆIstmo di Carelia al Golfo di Botnia, a sud di Oulu, e ne sanciva lÆappartenenza al regno di Svezia: nel corso del 14░ secolo furono introdotti il diritto e lÆamministrazione svedesi, e la Finlandia potΘ partecipare dal 1362 al
lÆelezione del re.\par
La colonizzazione port≥ al formarsi di una struttura sociale a carattere feudale e di una rete di agglomerati urbani che costituirono la base dellÆorganizzazione amministrativa, al cui vertice era un membro della famiglia reale (c
ol titolo di duca di Finlandia) e i cui quadri militari provenivano dalla nobiltα svedese. Struttura rilevante fu anche la Chiesa, rappresentata dal vescovo di Turku (sved. \i ┼bo\i0 ), che ader∞ nel 1520 alla Riforma; nel 1548, con la versione del Nuovo
Testamento del vescovo Michele Agricola, la Chiesa diede avvio alla tradizione letteraria nazionale.\par
I secoli tra il 16░ e il 19░ furono caratterizzati da una serie di conflitti sociali, dinastici e nazionali che minarono la stabilitα politica e il
predominio svedese; in particolare, furono decisive le guerre contro la Russia che, a partire dal 18░ secolo, da un lato ridimensionarono in favore dei Russi i confini finnici della Svezia (giα uscita indebolita dalla guerra nordica del 1700-21 e ulteri
ormente penalizzata dal trattato di Turku, che poneva fine alla guerra del 1741-43), dallÆaltro si accompagnarono alla nascita del nazionalismo finlandese, sollecitato altres∞ dalla ripresa della tradizione letteraria finnica. Il tempo lavorava contro la
Svezia e, indirettamente, in favore della Russia: la guerra del 1788-90 rafforz≥ infatti il movimento indipendentista, mentre la guerra napoleonica del 1808 si concludeva con la rescissione del plurisecolare legame con la Svezia e la Finlandia veniva am
messa come granducato allÆimpero russo, pur con la concessione di una larga autonomia da parte dello zar Alessandro I (trattato di Hamina, sved. \i Fredrikshamn\i0 , 1809). La politica russa rese al granducato di Finlandia le terre cedute dalla Svezia ne
l 18░ secolo e trasfer∞ la capitale da Turku a Helsinki (1812); essa inoltre consent∞ il mantenimento della costituzione (che era di fatto la costituzione svedese del 1772, emendata nel 1789) e della dieta (formata da quattro stati), nonchΘ lo sviluppo d
i unÆorganizzazione amministrativa a base nazionale benchΘ di nomina imperiale, favorendo la formazione di unÆidentitα nazionale finlandese che venne ulteriormente rafforzata dalla graduale legittimazione della lingua finnica, a pari diritto con lo svede
se che era rimasto lÆunico idioma consentito nella burocrazia e il pi∙ diffuso nella classe dirigente.